L’enfant prodige del cinema canadese è cresciuto, e sta per tornare al cinema con il suo film più maturo: È solo la fine del mondo di Xavier Dolan approderà nelle sale il 7 dicembre.
I dialoghi serrati e le dinamiche sottili porteranno a galla le nevrosi di una famiglia che non ha mai saputo capire Louis e che sarà posta di fronte a una difficile verità. Come per Tom à la ferme, il regista canadese sceglie anche questa volta di adattare per il grande schermo un’opera teatrale.
In attesa di vedere il frutto di quest’ultimo adattamento, Dolan ci racconta cosa significa adattare una pièce per il cinema.
Tom à la ferme
Nel 2011, Xavier Dolan assiste a una rappresentazione di Tom à la ferme del quebechiano Michel Marc Bouchard. Affascinato dalla storia, Dolan comunica all’autore di volerla adattare per il grande schermo. Così – subito dopo aver terminato Laurence Anyways – il regista inizia a girare Tom à la ferme, apportando diverse modifiche alla sceneggiatura originale. Rispetto alle dieci scene della pièce, infatti, il film ne contiene ben centotredici.
Ma l’atmosfera dell’opera rimane la stessa, e anche due attrici: Lise Roy e Evelyne Brochu (rispettivamente Agathe e Sara), avevano già recitato nella pièce da cui Dolan ricava Tom à la ferme.
Adattare Lagarce
Ancora più difficile si presenta la trasposizione di È solo la fine del mondo. Quando decide che l’opera di Lagarce sarà il suo prossimo film, il progetto di Dolan viene accolto con scetticismo da parte di amici e attori.
La difficoltà maggiore è il linguaggio utilizzato dall’autore teatrale, pieno di goffaggini, esitazioni e persino errori di grammatica. Ma Dolan intuisce che, proprio in quel linguaggio, risiede l’autentica ricchezza dell’opera e decide di mantenerla, senza compromessi.
Il risultato è sorprendente. Ancora una volta il genio del cinema canadese si rivela un maestro nel rappresentare i rapporti familiari complicati, regalandoci un nuovo capolavoro.Per vedere al cinema l’ultima fatica di Dolan, l’appuntamento è al cinema a partire dal 7 dicembre.